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Equipaggiamenti

Maschere antipolvere – Ecco quale maschere antipolvere scegliere per la tua sopravvivenza

Negli anni successivi all’11 settembre migliaia di lavoratori a New York hanno contratto, ed ancora oggi contraggono, malattie respiratorie terrificanti ed il cancro respirando la polvere sollevata dal crollo delle torri.

Questo per dire che anche se non lavori in una zona d’emergenza, nelle settimane successive alla catastrofe , ci saranno sempre delle particelle nell’aria che non vorreste respirare.

In questo articolo ti propongo due diversi tipi di maschere antipolveri che potrai utilizzare sia per la sopravvivenza generale, che per la sopravvivenza in città dopo eventuali catastrofi.

Ovviamente non accadrà che dovrai recarti da un medico per una malattia respiratoria dopo un crollo di un edificio, ma anche in uno scenario locale, una volta usciti all’aperto, difficilmente potrai rimediare al danno provocato ai tuoi polmoni.

Ecco alcuni modelli di maschere antipolvere:

maschera anti polvere baseModello base
I modelli più semplici di maschere per le polveri funzionano catturando le particelle più grandi che inalate dall’esterno. Potrai tranquillamente portarne un pacco da distribuire al tuo gruppo o ad altri intorno a te. Passerai inoltre inosservato, perché molte persone, specie i soccorritori, le utilizzeranno.

* Nota: Fai attenzione a prendere le maschere N95 piuttosto che quelle economiche di carta.

Vantaggi:

  1. Economiche
  2. Leggere

Svantaggi:

  1. Meno efficaci
  2. Rapidamente usurabili

maschera anti polvere con filtriMaschera con filtri e respiratore:
Un respiratore, com’è ovvio, è in grado di filtrare ben più di una maschera base e copre le principali particelle che cercherai di evitare in questo tipo di situazione come il piombo, l’amianto, le polveri tossiche, la fibra di vetro, l’ammoniaca, la formaldeide, i gas acidi, ecc. Certo ci sono degli svantaggi, come quello che non passerai di certi inosservato. Cerca i respiratori approvati dall’OSHA e dalla NIOSH.

Vantaggi:

  1. Molto più efficaci delle semplici maschere
  2. Maggiore durata

Svantaggi:

  1. Più costosi
  2. Più pesanti
  3. Poco discreti

tratto da sopravvivenzatotale

Zaino di Sopravvivenza – Ecco le 7 cose che non devono mai mancare nel tuo zaino di sopravvivenza

Per un survivalista alle prime armi preparare per la prima volta lo zaino di sopravvivenza può sembrare un compito arduo. Tant’è che la maggior parte delle persone ci mette dei mesi, se non anni a realizzare il proprio zaino di sopravvivenza, e ha  costruire un mucchio di arnesi di ogni tipo

E’ difficile stabilire da dove iniziare ma se ti munisci del necessario di base per affrontare una situazione di sopravvivenza, stai certo che starai molto meglio del 99% delle persone.

Uno zaino di sopravvivenza (detto anche BOB, (Bug out Gag) cioè borsa per filarsela o borsa delle 72 ore) in genere è fatta per tirarti fuori da una situazione di emergenza e ti permette di sopravvivere per tre giorni al massimo.

Molta gente la progetta in modo da farla durare più a lungo ma c’è comunque un limite alle cose che puoi portarti sulle spalle e un obiettivo di tre giorni è comunque un buon punto di partenza.

Ecco le 7 cose più importanti che devono essere presenti nel tuo zaino di sopravvivenza:

  1. Acqua

Va da sé che l’acqua è fondamentale in ogni situazione di sopravvivenza, il più prezioso tra i beni.
Un litro di acqua al giorno per persona è il minimo indispensabile, per cui il tuo zaino deve contenerne almeno tre litri. Tuttavia, se intendi prolungare il periodo di durata di un paio di giorni, munisciti di un sistema di depurazione. Puoi  ricorrere alla bollitura aggiungendo tavolette di iodio oppure dotarti di un filtro vero e proprio.

  1. Puoi munirti di una bottiglia pieghevole per le scorte extra.
  2. Con un secchio a tracolla può essere più semplice raccogliere l’acqua.
  3. Usa filtri da caffè per allungare la durata del tuo sistema di depurazione.
  4. Scopri come l’acqua imbottigliata può migliorare il tuo zaino di sopravvivenza.

2. Cibo

Per un periodo di tre giorni i pasti pronti e le tavolette energetiche sono sufficienti. Si tratta di pasti disidratati a cui basta aggiungere acqua bollente. Sono leggeri e durano a lungo. Ovviamente avrai bisogno di cibi a lungo termine per ogni tipo di catastrofe su vasta scala, ma per il tuo zaino di sopravvivenza i pasti pronti sono già un buon inizio.

3. Abbigliamento

Per quanto riguarda questo aspetto, lo zaino di sopravvivenza è del tutto simile ad uno zaino per il fine settimana e dovrebbe contenere:

  1. Un paio di stivali o di scarpe resistenti.
  2. Un paio di pantaloni lunghi (preferibilmente non jeans).
  3. 2 paia di calze (preferibilmente non di cotone).
  4. 2 magliette (una a manica lunga e una a manica corta, per indossarle a strati)
  5. Un giubbotto caldo e impermeabile.
  6. Biancheria intima calda.
  7. 1 cappello.
  8. Una bandana (30 usi per una bandana).

La lista può essere ingrandita e molti non si sognerebbero mai di fermarsi qui senza mettere dentro almeno il doppio della roba, ma così per come te l’ho proposta ti basterà per tre giorni.

Assicurati comunque di pianificare bene gli aspetti legati al clima della tua zona inserendo dei vestiti stagionali nel tuo zaino di sopravvivenza.

4. Il rifugio

Se hai intenzione di sopravvivere per tre giorni avrai bisogni di una protezione dalle intemperie e di un posto caldo ed asciutto in cui dormire.

Ti servono almeno:

  1. Un qualche tipo di tenda o telo ed un sistema di ancoraggio.
  2. Un telo da terra da mettere sul pavimento del rifugio per mantenerlo asciutto (importantissimo).
  3. Dei sacchi a pelo, preferibilmente di buona qualità.

5. Cassetta di pronto soccorso.

Come fare ad avere tutto il necessario per il pronto soccorso nello zaino di sopravvivenza  è il titolo di uno o più articoli interamente dedicati all’argomento e non voglio occuparmene adesso perché rischierei di tralasciare qualcosa.  Ti raccomando, tuttavia, di prepararti da solo la tua cassetta di pronto soccorso piuttosto che di acquistarne una di quelle  già belle e pronte con “le 1001 cose per affrontare le emergenze”. Nella mia esperienza, per quanto utili in certi casi, in genere questi kit contengono molte cose superflue e sono prive, invece, del necessario.

Inoltre, se te la prepari da solo, saprai sia ciò che contiene che come impiegarla. Tanta gente ricorre ai kit preconfezionati presumendo che, proprio perché c’è di tutto, ci sarà anche il necessario. Ma questa è una pessima idea.

Da non dimenticare: un estrattore di Sawyer per il veleno in caso di morso di serpente.

6. Oggetti di base

A molti survivalisti questa lista non piacerà ma, ripeto, per un paio di giorni è più che sufficiente.

Indumenti vari antipioggia: almeno due maniere per restare asciutti: un poncho o un impermeabile, più la tenda, chiaramente.

– Per Fuoco: Almeno tre modi per fare un fuoco. Ho scritto un bel po’ a riguardo: 5 modi per accendere un fuoco. In questo modo otterrete la scintilla, ma poiché dovrete dare vita ad un fuoco vero e proprio: 5 idee per un fuoco. Avrai bisogno anche di qualcosa per tagliare il legname e un coltello implica un eccessivo dispendio di tempo ed energie: Scegliere il miglior seghetto a catena.
Per cucinare:

– Per Cucina: Il minimo indispensabile, è avere un pentolino o una grande scodella per bollire l’acqua da bere e da impiegare per preparare i cibi disidratai. Meglio ancora una piccola stufa con del combustibile.

– Luce: Almeno due torce affidabili ed un set di batterie di riserva per ognuna.

– Coltello: E’ lo strumento più usato e versatile della vostra borsa di sopravvivenza. Ho scritto un bel po’ a riguardo: 7 cose da tener presente prima di scegliere il vostro coltello da sopravvivenza.

7. Armi

Se ti trovi ad affrontare una situazione “fuori controllo” o qualcosa di simile,  la gente, in casi del genere, diventa davvero folle e fuori di testa. Essere pronti a difendersi fa parte della sopravvivenza.

Ovviamente la migliore arma è una pistola (anche se non in tutte le situazioni). Non entrerò nel merito del tipo di pistola anche perché in Italia è necessario il porto d’armi per poterne acquistare una.

Il coltello da sopravvivenza può comunque servire come arma, se necessario. Anche qualcosa di semplice come un bastone da passeggio può essere un buon deterrente contro i malintenzionati .

Adesso che sai quali sono gli oggetti base per creare il tuo zaino di sopravvivenza, puoi già incominciare a crearlo sia per affrontare brevi situazioni di emergenza sia situazioni più lunghe.

TRATTO DA SOPRAVVIVENZATOTALE

La lampada ad acqua salata per le zone remote della terra

A vederla può sembrare una semplice lampada a LED ma è molto di più. Anna De Simone su IdeeGreen, ci presenta questo dispositivo nato da una sfida: portare elettricità nelle zone remote del mondo dove mancano le infrastrutture per creare energia green-friendly , tramite per esempio pannelli solari e turbine eoliche.

Il funzionamento del dispositivo è semplice ed ingegnoso: è sufficiente versare dell’acqua salata nel suo serbatoio. Una volta versata l’acqua salata, ‘il sale disciolto agisce come un elettrolita tra un’asta di magnesio che funge da elettrodo negativo e un’asta di carbonio che fa da elettrodo positivo. Il risultato? Energia pulita che può essere erogata mediante una presa USB’.

La casa produttrice, la Green House Co. Ltd, fa sapere che ‘con 16 grammi di sale, mescolati con 350 ml di acqua, si può azionare un flusso luminoso di 55lm. La lampada può generare energia elettrica pulita per otto ore per ogni singola ricarica d’acqua. Prima della sostituzione dell’asta di magnesio, la lampada può essere utilizzata per un massimo di 120 ore’.

http://www.you-ng.it/index.php?option=com_easyblog&view=entry&id=3046&Itemid=89

I COLTELLI MORA OF SWEDEN

I coltelli MORA sono lame in acciaio svedese costruiti secondo lo stile dei “puukko” facendo però ricorso, per i manici e foderi, a materiali plastici. Si tratta di ottimi coltelli per il lavoro, la caccia e l’outdoor in genere: leggeri, robusti e con un ottimo tagliente. Hanno inoltre la prerogativa di costare poco (si parte da 5 Euro).
E’ difficile però trovarli nelle armerie o negozi di coltelli (più facile in un buon ferramenta); altrimenti bisogna ricorrere ad Internet (passionepericoltelli ne offre diversi modelli).
Le lame, dopo l’uso, vanno pulite e asciugate in quanto l’acciaio al carbonio ossida facilmente.

COSTRUIRE UNA LANCIA

La lancia per la caccia o la guerra è presente in tutte le civiltà e fra tutti i popoli cacciatori; le punte sono realizzate in vario modo e in base ali materiali disponibili (metallo, osso, legno, aculei ecc.). Generalmente le lance da caccia hanno ampi taglienti in grado di provocare vaste ferite ed emorragie in grado di fermare un grosso animale. Attualmente la Cold-Steel produce numerose punte di lancia e il modello Samburu ispirato ai cacciatori Masai.
 
Quella della foto l’ho invece realizzata con una canna di bambu e una barretta di acciaio. Il metallo è stato sagomato e affilato con la carteggiatrice a nastro mentre ad una estremità ho realizzato il codolo (parte rastremata di una lama che generalmente si inserisce nel manico) su cui ho praticato un foro. Inserito il codolo nella canna ho fermato la lama con un grosso chiodo passante per il foro e poi saldato il tutto con Sintolit Vetroresina. Il cordino all’estremità è per impedire la rottura della canna se la lama viene forzata lateralmente. A vederlo uno strumento micidiale……….

SURVIVAL, CONSIGLI PER LA MONTAGNA

La montagna è un ambiente severo che richiede una preparazione adeguata e un corretto abbigliamento ed equipaggiamento. Il maltempo è all’origine di numerosi incidenti e in montagna, a causa del sollevamento orografico delle masse d’aria, il tempo può cambiare rapidamente.

Essere sorpresi, sudati e accaldati e privi di protezioni per la pioggia, da un acquazzone o una grandinata vuol dire esprorsi al pericolo di ipotermia (pericolo molto grave).
Non vanno mai sottovalutati i potenziali rischi. Se si deve percorrere un itinerario lungo e impegnativo è bene avere al seguito una carta dei sentieri; porre particolare attenzione al dislivello (un dislivello di 500 m su di una distanza letta sulla carta di 1 km comporta una pendenza del 50% ovvero per ogni 100 m percorsi si deve salire di 50).
 
E’ bene imdossare calzature adeguate e portare sempre al seguito una giacca impermeabile.
 
Usare un buon zaino (non lo zainetto della scuola!) all’interno del quale mettere la mantellina poncho, un maglione o pile, maglietta e calzini di ricambio, borraccia con acqua, delle barrette energetiche o cioccolata ed eventualmente un reintegratore di sali minerali. Sarebbe bene avere al seguito anche il kit di Pronto Soccorso. In sostanza portate sempre al seguito il vostro kit di sopravvivenza…potrebbe rivelarsi vitale…
 
Ricordate sempre il detto: “IN MONTAGNA CHI PORTA MANGIA!”.

COLTELLI – COLDSTEEL BUSHMAN E BOWIE BUSHMAN

 

 

Il coltello BUSHMAN della Cold Steel (ispirato alle lame Boscimane) è un coltello ideale per il survival con un eccellente rapporto qualità/prezzo. Il costo estremamente contenuto permette di maltrattarlo senza rimorsi.
Questo coltello a differenza dei classici coltelli a manico cavo (con lama e manico staccati e tenuti uniti solamente da uno spinotto in metallo) è costruito in un unico pezzo di acciaio al carbonio SK5 con durezza di 54 HRC forgiato a freddo . I punto di giunzione Manico- Coltello è stato testato per resistere fino alla pressione di 2 TONNELLATE!!!
L’affilatura di fabbrica è davvero molto buona (resta comunque facilissimo da riaffilare)
Il manico è grande e cavo, può ospitare oggetti od all’occorrenza essere innestato su di un bastone per essere usato come lancia o come machete.
Il fodero in cordura ha un ampia tasca utility che consente di inserire un kit di sopravvivenza.
Non c’è bisogno di sprecare soldi in coltelli supercostosi…

Caratteristiche coltello:
Lama Fissa con manico cavo
Lunghezza totale: 31,0 cm
Lunghezza lama: 18 cm
Lunghezza impugnatura: 13,0 cm
Peso: 290 gr
Spessore lama: 2,50mm
Materiale coltello: Acciaio SK-5 ad alto contenuto di carbonio, ricoperto di nero
Materiale fodero: cordura

 

 

 

 

 

Esiste in due versioni Bushman e Bowie Bushman (stessa lunghezza ma piu “cicciotta”)

Quale delle due scegliere? bhe dipende dall’uso principale che volete farne… Se intendete usarlo maggiormente come lancia allora la versione bushman normale ha, a parità di forza, maggior potere di penetrazione. Se invece pensate di usarlo principalmente per “batoning” ovvero fare legna allora consiglio la versione BOWIE leggermente piu pesante.

Di seguito un paio di video ufficiali della casa produttrice che mostrano alcune delle caratteristiche del bushman… DA VEDERE.
http://www.youtube.com/watch?v=Xq1EFWVV3C0
http://www.youtube.com/watch?v=griAcr-a81U

In questa fascia di prezzo è un impresa trovare di meglio!

Abbiamo apportato alcune migliorie al nostro bushman: inserito un piccolo kit di sopravvivenza ed aumentato la presa sul manico con del paracord.

Prossimamente pubblicheremo un articolo riguardante queste modifiche nella sezione modifica equipaggiamento.

L’EQUIPAGGIAMENTO PER UNA ESCURSIONE

Se decidiamo di fare una escursione o una marcia in montagna (non ha importanza se resteremo fuori qualche ora e l’itinerario si presenta facile) portiamo sempre con noi un coltello pieghevole, una scatola di fiammiferi, del cordino di nylon.
Se poi l’escursione si presenta più impegnativa allora è necessario mettere in atto alcune misure di sicurezza e adeguare il nostro abbigliamento ed equipaggiamento al tipo di attività che si intende fare.
a. misure di sicurezza:
prima di muovere controlliamo sempre il nostro itinerario su di una carta topografica (o carta dei sentieri); se non possiamo portare al seguito la carta cerchiamo almeno di memorizzare quanti più particolari possibile;

– lasciamo detto (a chi rimane in base, ai gestori del rifugio, al personale della locale Sezione del CAI ecc.) in quale località siamo diretti e quante ore resteremo fuori; se possediamo un telefono cellulare lasciamogli anche il nostro numero. Memorizziamo i numeri di emergenza (CAI, Guardia Forestale, Eliambulanza ecc.);
– informiamoci sulle condimeteo: le previsioni a 9-12 ore sono molto precise.

b. abbigliamento ed equipaggiamento:
– se ci troviamo in montagna portiamo sempre al seguito una giacca a vento o un indumento pesante (il tempo in montagna cambia rapidamente e la temperatura può scendere di parecchi gradi -pericolo di ipotermia);
nel nostro zaino non deve mai mancare una mantellina impermeabile (poncho) e un kit di pronto soccorso
Realizziamo inoltre una scatola di sopravvivenza e portiamola sempre con noi.
Se ci siamo persi ecco cosa fare:
1. mantenere la calma (chi è in preda al panico non ragiona!): se abbiamo lasciato detto a qualcuno dove intendevamo andare e l’ora del rientro prima o poi ci verranno a cercare!
2. se abbiamo con noi un telefono cellulare chiamare uno dei numeri di emergenza e descrivere la zona dove ci troviamo;
3. altrimenti tornare indietro per cercare di ritrovare il sentiero perso e riconoscere una zona che ci è familiare;
4. scendere verso il fondovalle seguendo il corso di un torrente o una linea elettrica o dirigere nella direzione in cui si ritiene ci sia un centro abitato o una strada (ci può essere di aiuto il fatto di aver memorizzato, prima di partire, l’ itinerario sulla carta topografica);
5. se si sta avvicinando il buio fermarsi, costruire un riparo per la notte e accendere un fuoco.

Nel realizzare il riparo attenersi ai seguenti criteri:
– scegliere una zona riparata dai venti di tramontana (venti provenienti da Nord);
– evitare le depressioni (l’aria fredda si deposita in basso) e i letti asciutti dei torrenti (in caso di pioggia c’è il pericolo di una piena);
– trovare un luogo vicino all’acqua e dove sia possibile avere sufficiente legna da bruciare durante la notte (macchia, bosco ecc.)
.

Fonte:impariamasopravvivere

Coperta Isotermica

Le coperte isotermiche alluminizzate sono particolarmente utili nell’ attività di soccorso e survival; a fronte di dimensioni e ingombro ridottissimo (nella foto il mod. piccolo misura cm. 9X2X5) hanno una elevata capacità riflettente (sono in grado cioè di trattenere fino all’ 80% del calore corporeo). Le coperte possono essere utilizzate sia per la protezione dal freddo (parte argentata rivolta verso il corpo) e dal caldo (parte dorata rivolta verso il corpo) sia come teli da segnalazione.
Realizzate con teli di poliestere metallizzato o reticolato non dovrebbero mai mancare nel nostro equipaggiamento.

IL MACHETE

Il machete è uno degli strumenti più efficaci nelle situazioni di emergenza: può essere usato per tagliare fronde, rovi o rami, per scavare, scortecciare un albero, tagliare funi o giunchi, fare la punta ad un grosso ramo. Essendo realizzato con acciai non eccessivamente duri può essere facilmente riaffilato. Ha l’ inconveniente di essere un po’ ingombrante.

Nella foto due modelli USA: a destra un machete dell’ US-ARMY con lama lunga 45 cm. Si tratta di un modello particolarmente robusto. A sinistra un machete della Camillus risalente alla 2° Guerra Mondiale e dotazione dei piloti di cacciabombardieri che operavano nel Pacifico. La lama può essere ripiegata nel manico (lunghezza circa 30 cm).
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