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Sapete riconoscere la Cicuta ?

Questi sono i giorni giusti per imparare a riconoscerla.
Ha una pessima nomea perché la ricordiamo come la pianta che hanno usato per uccidere Socrate.

I libri sulle erbe raccontano di bambini fortemente intossicati perchè giocavano con il suo fusto cavo usandolo come cerbottana.

Il veleno che contiene si chiama “coniina”, un alcaloide tossico che provoca l’interruzione nei collegamenti dei nervi che comandano i muscoli.

La paralisi comincia dalla gola con grandi difficoltà ad inghiottire, poi interessa i muscoli delle gambe e sale fino ad interessare i muscoli del torace paralizzando i movimenti respiratori.

Si muore per asfissia e non è una bella morte.

A Socrate non gli hanno fatto bere solo il succo di semi immaturi di Cicuta Maggiore ma, facendo egli parte della “elite” ateniese gli hanno preparato una bevanda più complessa affinché la sua fosse una morte dolce.

Insieme alla Cicuta c’era il Laudano (oppio) il miele ed il vino.
Il miele ed il vino hanno reso meno disgustosa la bevanda, l’oppio l’ha fatto addormentare prima che la cicuta lo paralizzasse, soffocandolo.

E’ una pianta biennale, almeno nel territorio che frequentiamo. In altre parole è presente nei posti in cui cresce di solito un anno si ed un anno no.

Questo è l’anno si e sui bordi delle strade se ne trova moltissima.

E’ una pianta alta, evidente, più alta delle altre erbe che gli crescono intorno.

Notate quanto è più alta dell’ortica che gli cresce accanto.

Notate i fiori bianchi, le foglie che ricordano il prezzemolo

Il fusto macchiato di rosso

Ha uno strano odore, spiacevole.
Dicono che la cicuta sia facilmente riconoscibile dall’odore perché ha l’odore di urina di topo come se uno oggi avesse esperienza quotidiana dell’odore di urina di topo riconoscendolo immediatamente.
Io non so quale sia l’odore dell’urina di topo, non ne ho mai avuta esperienza.

E’ una pianta che si usa verde e fresca.
I semi immaturi contengono fino al 2% della sostanza tossica.
Il succo si ottiene dai semi, pestandoli a freddo.
E’ molto solubile in alcool, quindi se ne può fare una tintura mettendo i semi freschi a macerare nell’alcool per un paio di settimane. E poi usavano la frizione e la tintura contro reumatismi e artrite.

Nell’antichità la usavano a piccolissime dosi anche come medicina ma, lo sconsigliamo fortemente. Aggiungendo qualche goccia di acido solforico alla tintura alcolica si ottiene un precipitato di coniina pura in grossi cristalli.

E’ un veleno mortale molto potente, non giocateci.

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