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Nell’ attività survival può rendersi necessario attraversare un corso d’ acqua non guadabile: si tratta di una attività rischiosa specie se condotta nella stagione invernale e in presenza di forte corrente o di ostacoli nell’ acqua. Il river-crossing richiede l’attuazione di alcune misure di sicurezza:
– effettuare l’attraversamento utilizzando se possibile una corda di sicurezza
– realizzare un galleggiante individuale al quale sostenersi (nel galleggiante vanno inseriti i vestiti di ricambio)
– attraversare nel punto dove la corrente è meno forte (anche se il tratto è più ampio)
– osservare bene le sponde e dirigere dove è più facile approdare
– evitare i tronchi semisommersi (pericolo di venire risucchiati al di sotto del tronco) e i grossi massi affioranti.
Il galleggiante viene realizzato con lo zaino (all’ interno del quale vengono posti i vestiti di ricambio e del materiale galleggiante: borraccia vuota, paglia, foglie ecc.) avvolto strettamente nel poncho in modo da formare un vero e proprio pacco impermeabile. In alternativa usare tronchi, fascine o canne legate strattamente.
Nella stagione fredda entrare in acqua indossando maglia, pantaloni e calze: appena fuori, togliere i vestiti bagnati e indossare capi asciutti. Per asciugare le mani è sufficiente passarle più volte tra i capelli che sono molto igroscopici.
Il barometro è lo strumento che misura il valore della pressione atmosferica e le sue variazioni (alta pressione-bel tempo/bassa pressione-cattivo tempo).
Un semplicissimo barometro può essere realizzato con un barattolo di latta o vetro su cui va applicata una membrana (realizzata con un palloncino o con della pellicola trasparente usata in cucina).
Sulla membrana viene fissata, con del nastro adesivo, una cannuccia o una sottile asticella; all’ estremità della cannuccia (che è il nostro ago del barometro) posizioneremo un righello o una scala graduata in maniera tale da leggere le oscillazioni dell’ ago.
Con l’alta pressione la membrana verrà schiacciata e l’asticella tenderà ad innalzarsi; viceversa con la bassa pressione la membrana tenderà ad espandersi e l’asticella ad abbassarsi. Più semplice di così!
Regole di base per la Sopravvivenza
La sopravvivenza é il sapersi adattare ad ogni luogo e in qualsiasi situazione: il saper vivere senza comodità e con delle difficoltà da superare. L’avventura é la sopravvivenza volontaria: un’impresa più o meno pericolosa che attrae con il fascino del rischio che comporta. E’ avventura anche una gita in montagna, ma servirà una maggiore conoscenza delle tecniche se decidiamo di non portare la tenda o di non portare i panini e mangiare erbe, radici o piccoli animali.
COME SOPRAVVIVERE IN UNA ZONA GLACIALE
SOPRAVVIVENZA NEL CIRCOLO POLARE ARTICO ED ANTARTICO:
L’Artide e l’Antartide sono i luoghi più freddi ed inospitali della Terra.
Sopravvivere in queste zone richiede grande forza di volontà ma anche delle buone conoscenze.
Le temperature gelide non hanno permesso lo sviluppo di città in queste zone.
Le popolazioni che popolano l’Artide sono solamente due: gli INUIT e gli YUPIK, mentre l’Antartide è disabitata (ad eccezione delle circa 5.000 persone che vivono nelle oltre 80 basi scientifiche, e che si riducono a 1.000 durante i mesi invernali).
Entrambe le zone vengono comunque visitate da migliaia di persone all’anno per scopi sportivi, scientifici e turistici.
La tecnica dei nodi è un’arte e una tradizione secolare. Con due corde si possono fare un’infinità di nodi, ma per le situazioni di sopravvivenza l’importante è saper fare i principali che sono: nodo semplice, nodo savoia, nodo piano, nodo parlato, nodo di scotta e gassa d’amante (sono tutti illustrati sotto).
I nodi sono di fondamentale importanza per l’attività di survival e tornano utili per costruire un riparo, fare attrezzi e armi, pescare, fare trappole, per la scalata o l’arrampicata e per il primo soccorso.
Volendo si possono inventare nodi nuovi, l’importante è testarne sempre l’efficacia e la resistenza prima di adoperali.
La conoscenza dei nodi è una materia fondamentale per chi pratica escursionismo, alpinismo, speleologia, nautica, campeggio, operazioni di salvataggio (trasporto e recupero di feriti) e artigianato.
Conoscere i tipi di corde e sapere fare almeno i nodi di base sono due cose alla base della sopravvivenza.
LE CORDE:
Le corde di solito sono fabbricate con la canapa, il cotone, il lino, la fibra di noce di cocco, la iuta, la paglia, il bambù, l’ortica (ramiè) o con il sisal (agave sisalana). Oppure sono fabbricate con fibre ottenuta dagli animali come la seta, la lana, il pelo (cammello, lama, bisonte) e il crine (cavallo).
Esistono poi le corde in tecnofibra come il poliammide (nylon), il rayon, la gomma, il poliestere e il teflon . Esistono anche la fibra di vetro, di carbonio, di amianto, di basalto, o di origine metallica (acciaio, argento…).
Nel kit di sopravvivenza è sempre consigliabile avere un rocchetto di filo di nylon. Il nylon è sottile, leggero e molto resistente, non si ammuffisce ed è impermeabile. I contro del nylon sono che col calore tende a sciogliersi e si può spezzare a contatto con bordi rocciosi, inoltre quando è bagnato è poco maneggevole poichè scivoloso.
QUALI MATERIALI UTILIZZARE PER FABBRICARE DELLE CORDE:
Si possono fabbricare e improvvisare delle corde o delle funi con le fibre degli animali (sfruttando: pelle, tendini, crine, cuoio) o con fibre vegetali (utilizzando: corteccia, strutture fibrose, steli, foglie, radici, vimini). Nella foresta si possono fabbricare delle corde molto resistenti sfruttando le liane.
In mancanza di tempo potete anche improvvisare delle legature con la manica strappata di un vostro indumento, con i lacci delle scarpe, con un sacchetto di plastica arrotolato, con la cintura o con qualsiasi altra cosa (usate l’immaginazione).
CURIOSITA’: Se avete indumenti o attrezzatura in cuoio, in situazioni estreme, si possono mangiare, in quanto il cuoio viene ricavato dalla pelle degli animali. Esistono diverse storie di soldati che rimasti senza cibo per settimane si sono cibati della pelle dei loro scarponi. Alcune corde, considerato che sono di origine vegetale e animale, in teoria sarebbero commestibili bollendole.
– Quando comperate una fune o una corda controllate sempre nella descrizione il carico di rottura del cavo. Se ad esempio vi serve una fune per un scalata, sceglietene sempre una che abbia una forza di rottura almeno il doppio del vostro peso.
NODI:
E’ importante imparare a fare i nodi velocemente ma anche saperli scogliere rapidamente.
Il mio consiglio è di prendere due lacci e di cominciare a esercitarvi seguendo la guida illustrata.
TIPI DI NODI:
(COME FARE I NODI)
NODI CON UNA CORDA
NODO SEMPLICE
NODO SAVOIA o NODO D’ARRESTO
NODO PIANO (il più comune)
NODO DI BANDIERA O NODO DI SCOTTA
NODO DI BANDIERA DOPPIO
NODO DI TONNEGGIO o DEL VACCAIO o CARRICK
NODI DI AGGANCIO
NODO A MEZZO COLLO
NODO PARLATO INTORNO AL DORMIENTE
ESEMPI DI NODI PER FARE LE LEGATURE
fonte: sopravvivere.myblog.it
Definizione:
-Condizione di chi continua a vivere.
-Corso di addestramento che insegna a sopravvivere con pochi mezzi in circostanze pericolose.
L’attività di sopravvivenza è praticata anche a fini sportivi e turistici. Esistono scuole e corsi di sopravvivenza che insegnano a cavarsela in situazioni sfavorevoli contando solamente sulle proprie forze.
Anche se le possibilità, che all’improvviso una persona si ritrovi catapultata in una situazione sfavorevole in ambiente ostile, siano piuttosto remote è sempre utile imparare e sapere le tecniche di sopravvivenza.
Perché imparare le regole della sopravvivenza?
La scuola di sopravvivenza vi insegnerà come sopravvivere al caldo, al freddo, al dolore, alla fatica, alla sete, alla fame, alla paura, alla solitudine e alla frustrazione.
Andare in montagna per sciare, per fare un escursione, per cacciare funghi o animali; andare in mare per una gita in barca o una crociera, fare una traversata del deserto con la gip, andare in campeggio in un paese straniero, andare in vacanza o a visitare posti remoti, avventurarsi in gruppo in una foresta pluviale, nella savana, partire per una spedizione ai poli o in altri ambienti estremi; possono essere situazioni in cui può essere necessario, o diventare indispensabile, conoscere almeno le regole e le tecniche basilari della sopravvivenza: come trovare acqua, come trovare cibo (di quali animali e piante potersi cibare) come costruire una trappola per catturare una preda, come costruire un riparo, come accendere un fuoco, come orientarsi, come chiedere aiuto, cosa portarsi dietro in ogni frangente (attrezzatura e vestiario), come affrontare le condizioni ambientali e climatiche del luogo, come sfruttare a nostro favore l’ambiente che ci circonda…
E’ sempre consigliabile anche per chi vive in città, e non si avventura al di fuori del proprio paese, conoscere le norme di primo soccorso.